Il presidente dell’INPS, Boeri, invece di preoccuparsi di rendere efficiente il carrozzone previdenzial/assistenziale pubblico, non perde occasioni per scatenare l’ennesima guerra fra poveri (emigrati italiani contro immigrati stranieri) in un tentativo maldestro di lanciare una cortina fumogena sul disastro dei conti del suo mandarinato. Ora, si lamenta nientemeno dei pensionati italiani che risiedono all’estero, lasciando intendere che non sarebbe “normale” (?) continuare a pagare queste pensioni. Ora, Boeri dovrebbe riflettere che i “beneficiari” hanno versato esattamente come hanno fatto coloro che ancora risiedono in Italia e quindi non si capisce cosa li distingua dagli altri, se non il fatto che stando all’estero non usufruiscono del pacchetto “welfare” dei residenti in Italia. Boeri sembra anche dimenticare che in base alla c.d. “riforma Fornero” moltissimi italiani all’estero “perdono” i propri contributi in quanto non raggiungono il minimo contributivo per ricevere la pensione di anzianità. Noi a questo gioco pericoloso non ci stiamo: il governo abbia il coraggio di affrontare la questione pensioni nel suo insieme e nel rispetto del dettato costituzionale, invece di ricorrere al vecchio gioco del “dividi et impera” per buttarla in caciara passando la patata bollente al prossimo governo o al prossimo presidente dell’INPS.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…