- Le distorsioni del mercato causate dalle difformità di applicazione (non si capisce a che proposito, visto che il contante e’ utilizzato in prevalenza in servizi non commercializzati internazionalmente);
- Il finanziamento del terrorismo, altro argomento specioso in quanto la stessa UE ha dimostrato in un recente rapporto come i flussi finanziari maggiori provengano da altre fonti e viaggino attraverso enormi trasferimenti bancari.
La stessa Commissione fa rilevare come il contante sia il mezzo di pagamento più accessibile e come sia ancora universalmente accettato. Una parte importante dell’opinione pubblica (anche noi) lo considera come costituente della libertà personale. La Commissione rileva anche che, pur non considerando l’uso del contante un diritto fondamentale in se, abolire le condizioni di anonimato che il contante consente può essere visto come una violazione della privacy garantita dall’art. 7 della Carta dei Diritti fondamentali, che può essere limitata solo in accordo ai principi di interesse generale ed in accordo ai principi di proporzionalità di cui all’art. 52 della stessa Carta.
Fra poco si aprirà la consultazione dei cittadini e dei portatori di interessi diffusi su questa iniziativa, che e’ presentata non come un divieto generalizzato ma una armonizzazione della legislazione negli stati membri.
- Lotta contro il contante: privazione delle libertà individuali, privazione della privacy, ulteriore dipendenza dallo stato.
- Aumento limite pagamento in contanti
- Padoan: alzare il tetto pagamento in contanti non stimola evasione.
- Controllo macroenomico tramite uso moneta elettronica.
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società senza contanti … nel vero senso della parola … |
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