Democrazie “à la carte”
Ricordando la morte di sir.W.Churchill, 24 gennaio 1965.
Churchill’s famous dictum: “Democracy is the worst form of government, except for all those other forms that have been tried from time to time.” (from a House of Commons speech on Nov. 11, 1947)
Per una volta sono d’accordo con Churchill ma non bastano le dita delle mani per contare oggigiorno, quali e quante siano le democrazie immaginarie nel mondo.
Ufficialmente tranne lo Stato Vaticano, Arabia Saudita e Brunei il resto sono tutte democrazie!
Gli stessi paesi “paladini” della democrazia sono alleati di ferro dei più feroci dittatori e sultani vari, si chiama realpolitik.
Visto che è domenica facciamo una gita virtuale per tutte queste belle democrazie, cominciando per la Russia, che a parte di un clima insopportabile gode di un presidente/primo ministro perenne come la loro Vodka. I suoi tifosi italiani (e sono tanti) sostengono che è stato votato, io sono d’accordo con l’Economist: “Questo tsar postmoderno ha distrutto la sostanza della democrazia in Russia, imbavagliando la stampa ed imprigionando i suoi oppositori, nel frattempo mantenendo lo show-tutti possono votare, a patto che vinca Putin.”
Continuo prendendo spunto dallo stesso articolo per continuare la gita in altri paesi: “Leaders autocratici in Venezuela, Ucraina, Argentina ed altrove hanno seguito l’esempio, perpetuando un simulacro perverso di democrazia invece di farne del tutto a meno, discreditandola di conseguenza ancora di più.”
Sudafrica una democrazia? Vi pare normale che sia governata dallo stesso partito dal 1994?
Turchia? Pareva, anni fa, che riuscisse a combinare un Islam moderato con la democrazia mentre discendeva in una spirale di corruzione ed autocrazia.
Per non parlare di Bangladesh, Tailandia e Cambogia, dove i partiti dell’opposizione o boicottano le elezioni o rifiutano di accettare i risultati.
Come Putin anche Maduro gode di molti tifosi in Italia: ha trascinato un paese potenzialmente ricchissimo in un paese dove devi fare una coda di 8 ore per comprarti il dentifricio.
Erdogan non gode di molte simpatie sui social italiani per fortuna ma a favore di Putin, come preferire una inondazione ad un terremoto.
La Kirchner un’altra eletta con plebisciti e l’inganno continua spudoratamente con quello che chiamano la fine del kirchenrismo, un altro paese dove la potenziale immensa ricchezza viene trangugiata da vecchi amici al potere.
Una menzione la merita anche Cuba, un’altra dittatura con un grande leader paladino del comunismo multimiliardario (mentre la maggior parte della popolazione non trova neanche le medicine più basiche nelle farmacie) che gode di molti simpatizzanti in Italia e non solo anche se il caso cubano merita un capitolo a parte, visto che con l’assassinio di Kennedy fu impossibile restaurare relazioni diplomatiche fino ad oggi con Obama (ed il Papa Francesco).
Per concludere cito il WORLD FORUM FOR DEMOCRACY: “Le democrazie di tutto il mondo si sentono sempre più vulnerabili…dall’estremismo violento a rischi economici, tecnologici, ambientali e geopolitici. La paura generata da attacchi come quello di Parigi…destabilizza le società…come mantenere un equilibrio tra sicurezza e libertà?” e, secondo me, destabilizza le colonne portanti delle democrazie degne di quel aggettivo.
Spero vi sia piaciuta la gita.
http://www.nobelprize.org/educa…/…/democracy_map/production/
http://www.economist.com/…/21596796-democracy-was-most-succ…
https://graphics.eiu.com/PDF/Democracy_Index_2010_web.pdf
http://www.coe.int/en/web/world-forum-democracy/home


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…