QUANDO LE “SOFFERENZE” HANNO NOME E COGNOME
Di Francesco Preti – Bruxelles
Una banca che ha nella pancia crediti inesigibili, detti “Non-performing loans (NPLs)” è a rischio insolvenza. Ma com’è possibile che le banche abbiano crediti inesigibili, quando per fare un semplice mutuo vi chiedono pure di che colore avete le mutande e vi chiedono di dare in garanzia vostra madre?
Bene, esistono dei maiali che sono più uguali degli altri, come disse Orwell. Un tal De Benedetti ad esempio. Si parla di Sorgenia una di quelle imprese che ha fatto enormi profitti con i sussidi alle rinnovabili e poi si è sgonfiata.
Nel 2015 i vecchi soci, la Cir della famiglia De Benedetti e l’ austriaca Verbund, non hanno ricapitalizzato il gruppo come richiesto delle banche. Queste ultime (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Banco Bpm fra le principali) hanno convertito l’ esposizione in azioni e si sono così ritrovate nel capitale di un’azienda decotta.
Si calcolano almeno € 300 miliardi di crediti inesigibili posseduti dalle banche italiane. Tutte operazioni di questo tipo. un giro di soldi malati dall’inizio, che non aveva la speranza di riavviare l’economia ma di fottere quanta più gente possibile.




Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…