ACCADDE OGGI
L’1 FEBBRAIO 1945
con la pubblicazione del Decreto N. 23 sulla Gazzetta Ufficiale, il diritto di voto viene esteso alle donne italiane.Ne restano escluse le persone schedate come prostitute, che esercitavano fuori dai luoghi autorizzati.
Le donne e il diritto di voto: un fatto che sembra scontato ma che fino alla metà del secolo scorso non lo era affatto.
E’ stato un percorso lungo e difficoltoso, partito nel lontano 1877, quando Anna Maria Mozzoni, considerata la pioniera del nostro femminismo, presenta al Parlamento la prima petizione a favore del voto femminile.
La partecipazione delle donne alla vita politica era considerata incompatibile con la loro natura, ma per quanto riguardava il voto amministrativo locale l’opinione pubblica cominciava a fine secolo a recepire opinioni diverse. La prima conquista in questo campo avvenne nel 1890: veniva conferita alle donne la possibilità di votare e di essere votate nei consigli di amministrazione delle istituzioni di beneficenza. Iniziava così il lungo cammino che avrebbe portato le donne all’ottenimento del suffragio universale. Da allora ci sono voluti quasi settant’anni prima che le donne italiane potessero cominciare ad esprimere la propria opinione politica attraverso il voto. Le due date fondamentali che decretarono l’emancipazione delle donne sono: il 1° febbraio 1945, quando il secondo governo Bonomi decise all’unanimità il voto alle donne, e il 2 giugno dell’anno dopo quando le donne fecero il loro ingresso ufficiale nella vita politica italiana. Una prima volta che assunse una valenza ancora maggiore poichè avvenne in occasione del Referendum in cui gli italiani furono chiamati a scegliere fra Monarchia e Repubblica.
“E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate. Ma noi eravamo pronte. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini. E tuttora vedo con dispiacere che per noi gli esami non sono ancora finiti.” (Tina Anselmi)
https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_femminile_in_Italia

foto dal web

Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…