Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Rosario Orlando
” La ricchezza mondiale complessiva è aumentata a un tasso del 6,4 per cento (o di 16,7 mila miliardi di dollari), da metà 2016 a metà 2017 – il più elevato dal 2012 – fino a raggiungere 280 mila miliardi di dollari. Tale incremento riflette i guadagni realizzati su vasta scala nei mercati azionari, in combinazione con incrementi analoghi in campo non finanziario, che per la prima volta hanno toccato livelli superiori a quelli del 2007, anno precedente alla crisi. “
La politica, a livello mondiale, deve darsi una mossa, è auspicabile un’unione di intenti di tutti i paesi del globo.
I tempi sono maturi per intervenire e imbrigliare e, quindi,
canalizzare, parte della suddetta ricchezza, a favore dell’esistenza
dell’umanità. I temi, da molto tempo, sono noti : clima-ambiente;
ricerca-sviluppo; fame-povertà nonché disuguaglianza.
Da una parte abbiamo qualche migliaio di persone che, tramite ad operazioni nei mercati azionari ed attività in esclusiva di monopolio, accumula ricchezze inimmaginabili, dall’altra parte abbiamo problemi che riguardano l’umanità mondiale.
Come si evince dalla relazione
riportata, la maggior ricchezza scaturisce da operazioni nei mercati
azionari, quando si parla di borsa si suol abbinare il verbo giocare.
Orbene, se di gioco si tratta, si lasci una piccolissima parte della
vincita alla ” casa da gioco ” e si metta in un ” salvadanaio pro
umanità “. Lo stesso si faccia per i depositi nei paradisi fiscali, come
pure per tutto quanto viene estratto dalla terra ( idrocarburi,
carbone, diamanti, miniere e cave varie ) e, perché no, per i brevetti,
per i diritti del marchio e per i diritti d’autore.
La natura ha
dato tanto, non è un delitto pretendere che tutti gli Stati ed i
soggetti più “fortunati” lascino un “obolo” per l’umanità e per la
lotta al le disuguaglianze.
Gli organismi internazionali
predisposti a temi essenziali per gli interessi dell’umanità debbono
trovare linfa finanziaria da tutti i settori economici mondiali.
Non si può continuare ad essere indifferenti, è opportuno intervenire,
non c’è niente di ineluttabile. Anche alla luce della recente storia
politica economica, ambientale, climatica ed alla conoscenza
scientifica, si deve intervenire, a livello mondiale-planetario, su come
utilizzare parte di queste immense ricchezze
Non si può
continuare con questo passo che porta ad aumentare la disparità ed a
lasciare irrisolti i problemi vitali del nostro pianeta; si deve dare
aiuto ed opportunità per diminuire le disuguaglianze, si deve cambiare
l’approccio internazionale.
Altro che patrimoniale, non si vuole niente di eccezionale, nessuna una tantum, deve essere regolare-naturale.
Quello che viene dalla natura è di tutti ed è più che giusto che si
imponga solidarietà per chi resta indietro economicamente e, soprattutto
per i problemi vitali del nostro pianeta.
Sono cosciente che un simile pensiero-proposta è utopistico.
La domanda è : un’aspirazione ideale è suscettibile di realizzazione pratica?
Però, come tutte le utopie, potrebbe avere una funzione stimolatrice nei riguardi dell’azione politica e chissà se, col tempo, non si ottenga qualche risultato.
Questa è un’idea che mi si affaccia e stuzzica da molto tempo.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…