ANCORA NON È IL MOMENTO. LE MELE NON SONO MATURE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Rosario Orlando
Qualcosa è cambiato nei rapporti tra le due forze governative. Non c’è problema ne presa di posizione che li unisca. Se uno dice ” A ” l’altro risponde “B”. C’è voglia di differenziarsi.
Tutto ha inizio dai sondaggi negativi per il M5S e positivi per la lega, precisamente dal momento che la percentuale, per il movimento, scendeva sotto il 20%.
Oltre ai sondaggi aggiungiamo la prossima legge di stabilità che, per la quale, come viene ricordata giornalmente, occorrono più di 50 miliardi.
Questi due fattori portano a radicalizzare i rapporti tra i due ” soci “
Il caso Siri, è strumentale. Al momento della nomina a sottosegretario godeva della massima stima in ambito grillino anche se condannato per bancarotta fraudolenta, per la precisione aveva patteggiato, cioè ammesso di aver rubato, a tutti noi, un milione di euro. Pertanto, 49 + 1 = 50 milioni è la somma accertata e patteggiata che fa capo alla famiglia della lega a danno dei creditori e dei 60.000.000 di cittadini, tanto amati e tutelati dai nostri governanti leghisti & C.
Come dicevo, all’epoca della formazione del governo, non hanno fatto alcuna obiezione. Adesso, l’occasione è troppo ghiotta e cercano di colpire Salvini che sta succhiando loro l’elettorato.
Ciononostante, il governo non cadrà, non ci sono le condizioni, non si possono permettere una crisi. Ancora non è il momento. Le mele non sono mature.
Il M5S sa che ” l’ora è fuggita “, che ha perso la verginità, mentre le bugie, nella realtà, prendono forma e spazzano via la credibilità. Di Maio, a prescindere dal tentativo fatto all’inizio legislatura, cerca di posizionarsi a sinistra; pertanto, in tutti i casi, ritiene che è meglio guardarsi attorno ed incominciare a tessere i rapporti con altri, per esempio : il PD.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…