Audrey Kathleen Van Heemstra Hepburn-Ruston nacque il 4 maggio 1929 a Bruxelles da un banchiere inglese e da una baronessa olandese; di famiglia agiata, frequentò una prestigiosa scuola di ballo, sognando di diventare come Margot Fonteyn: negli anni della guerra, dovette a lungo soffrire la fame, e si dice che la sua struttura fisica, così snella e flessuosa, si sia determinata quando la ragazza dovette cibarsi solo di bulbi di tulipano e insalata belga.
In seguito si trasferì a Londra e nella cpitale inglese l’insegnante Marie Rambert le disse che aveva poche possibilità di diventare prima ballerina a causa dell’altezza e a causa della malnutrizione. A quel punto si orientò sulla carriera d’attrice e il suo primo ruolo risale al 1948 in un documentario educativo,”L’olandese in 7 lezioni.”
Elegante, semplice e affascinante. Sorrideva sempre ai fotografi che le puntavano contro l’obiettivo. E non la si incontrava mai per strada sciatta e trasandata.
La prima persona che la notò fu Colette, che la volle come protagonista della commedia teatrale Gigi, tratta da un suo romanzo. In seguito ottenne il ruolo della principessa Anna, in “Vacanze romane” di William Wyler, ruolo che le valse l’Oscar come Miglior attrice protagonista; personaggio indimenticabile come quello che interpretò successivamente, “Sabrina”: il mondo intero rimase incantato dalla sua grazia, la sua bellezza e la sua eleganza. Anche per questo film ricevette la nomination all’Oscar come miglior protagonista femminile, ma la statuetta non la vinse.
Nel 1954 interpretò il ruolo di protagonista in “Ondine”; con lei c’era l’attore e regista Mel Ferrer, che sposò lo stesso anno e dal quale ebbe il primo figlio, Sean..
Nel 1961 vestì i panni di Holly Golightly in “Colazione da Tiffany”, film diretto da Blake Edwards, che è entrato nella storia del cinema.
Successivamente recitò in tanti altri film, tra cui “My Fair Lady”, ed anche per quesro ruolo ottenne importanti riconoscimenti. Dal secondo matrimonio con l’italiano Andrea Dotti ebbe Luca, il suo secondo figlio, ma proprio a causa di una gravidanza portata avanti con fatica Audrey Hepbourn decise di diminuire gli impegni lavorativi. La sua ultima apparizione cinematografica risale al 1988, nel film “Always – Per sempre” di Spielberg.
S impegnò molto anche nel sociale; Nel 1988 è stata mìnominata ambasciatrice dell’UNICEF, nomina che l’ha portata ad aiutare i bambini dei paesi più poveri fino alla sua morte.
Nel 1992, dopo essere tornata da un viaggio in Somalia, Audrey Hepburn cominciò ad accusare i primi sintomi della sua terribile malattia. Rientrò in Svizzera, dove viveva con Robert Wolders, attore con cui non si è mai sposata, ma al quale è rimasta legata fino alla morte.
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foto dal web.

Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…