Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Francesco Brucoli
Candidati Senza Voce, se siete convinti che in Italia non è neppure ipotizzabile creare le basi per una normale comunità che vive in un normale stato moderno, perché da noi è inevitabile che i cittadini non rispettino le leggi (a partire da quelle fiscali) e che gli amministratori ed i loro amici depredino le casse dello stato e non si preoccupino di fare leggi giuste, tanto nessuno è obbligato a rispettarle, non credo che ci sia molto altro che possiate dire.
Però allora non capisco il puntiglio con cui denunciate soperchierie e disfunzioni piccole e grandi: dovreste considerarle assolutamente normali in un paese che convive con un arraffa-arraffa diffuso, che considerate naturale ed inevitabile.
Io sono molto più ottimista e credo che buona parte del malcostume dipenda dall’abitudine e dalla convinzione che “così fan tutti”, che chi non approfitta è un fesso e che i “furbetti” (cioè quelli che altrove diventano imputati e finiscono per indossare divise a strisce) non pagheranno mai per le ruberie commesse. Se si riuscisse a cambiare regime tutti finirebbero per apprezzare i vantaggi della civiltà.

Risponde CSV
Caro Francesco, grazie per la critica costruttiva che ci consente una riflessione.
Noi ci limitiamo a rilevare quello che e’ l’andazzo comune, quello che ci ha portato a questi livelli di debito pubblico e di livore diffuso verso tutto e tutti: ad eccezione di quei “potenti” al quale carro ci siamo di volta in volta legati sperando che qualche briciola cada dal tavolo nel consueto circolo perverso del bisogno-favore-voto di scambio che continua a perpetuarsi ed auto-alimentarsi.
P.S. noi consideriamo l’Italia un paese irriformabile, ma ci interessa almeno salvare i cocci …

La schiavitù del bisogno e l’illusione della libertà data da una corda leggermente più lunga del solito percepita come “favore” …

Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…