Giuseppe Conte, presidente del consiglio dei ministri, nella conferenza stampa impropria, di questa sera, con dignità, cerca di riappropriarsi del proprio ruolo istituzionale.
Si sgancia dal m5s ricordando e rimarcando il suo ruolo indipendente ed autonomo, quindi di tecnico ? Si rifà al contratto di governo. Ricorda l’aspirazione al cambiamento del governo e la volontà di operare nell’interesse dei cittadini. Denuncia gli intralci subiti assieme a TRIA, in campo economico ed europeo, da parte delle forze che compongono la maggioranza.
Nel contempo lancia l’ultimatum ai due vicepremier e pretende una risposta a giro di posta.
L’impressione che si trae è che non si fida dei due vicepresidenti, In particolare critica il sopravvento della perenne campagna elettorale rispetto all’azione governativa e accusa Salvini di continua invasione di campo.
Tutto ciò, probabilmente, su suggerimento di Mattarella.
La risposta Di Maio sembra conciliante e disponibile mentre quella di Salvini, sarcastica e sfidante, dice che comanda Lui. Pertanto, vuole subito : TAV , AUTONOMIA DEL NORD E FLAT TAX.
Il cerino rimane nelle mani di chi ? Chi rimane fregato ?
Sicuramente l’Italia e, in particolare, gli italiani del sud ed i poveri.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…