Ci segnala Rossana Marina il ragionamento di un suo amico che non necessariamente condividiamo …
Ricordo come una volta, si aspettava la stagione dei saldi per comprare vestiario sopratutto. E si faceva la fila ore e ore, con l’ingresso contingentato. E gli sconti erano sconti veramente. Lo stesso capo qualche settimana prima costava 40-50% di più.
Oggi invece i negozi sono vuoti, o almeno semivuoti, Nessuna fila e se non fosse per i cartelli che annunciano i saldi, nessuno se ne accorgerebbe
Centra l’ecommerce,ha preso piedi ? ci credo poco, visto che questo tipo di acquisti in Italia non ha preso piede.
Piuttosto io credo in un sistema del commercio che anno dopo anno è rimasto rigido o piuttosto è regredito. Con la modifica del Titolo V e nella corsa verso la Lega Nord con il suo federalismo è stata affidato tutto i poteri alle Regioni, in fatto di politica del commercio e dunque assistiamo a sconti e pseudo saldi quasi tutto l’anno in questo o quel negozio o catena di negozi.
E’ un bene che gli acquisti si spalmano nel corso dell’anno e che gli sconti sono sempre meno sconti e sempre più specchietto per le allodole con merce sempre più “merce volantino”?
Non so. Volevo solo sottolineare come una modifica di legge costituzionale fatti a colpi di maggioranza cambi il modo comportamentale dei cittadini e dei rapporti umani interpersonali.
Rapporto fra struttura e sovrastruttura si direbbe!
Ragionamento di un amico !


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…
Secondo noi la modifica del titolo V non ha proprio nulla a che fare con quanto egli descrive … il tema e’ piuttosto quello dello e-commerce (che egli stesso ricorda) e della mutazione della struttura del commercio. Si tratta di un fenomeno globale e non solo nostrano.