Di Marialuisa Colonna Romano
Il problema dell’acqua è prima di tutto un problema culturale: ovvero si tratta di capire perché scarseggia e quali soluzioni possono essere adottate per evitare la dispersione, utilizzarla correttamente anche per raffreddare e riscaldare le case, insomma fare interventi destinati ad organizzare il ciclo dell’acqua e ridurre drasticamente l’anidride carbonica, causa ormai evidente di mutamenti climatici responsabili della desertificazione della terra. Le donazioni possono essere un aiuto temporaneo alle popolazioni più colpite, in attesa di soluzioni serie e definitive del problema, donazioni alle quali parteciperò quando sarò in grado. È indispensabile quindi sviluppare la ricerca e le tecnologie già disponibili per risolvere questa importantissima questione ambientale, altrimenti a breve l’acqua diventerà oggetto di speculazioni perché sarà più rara dell’oro e dei diamanti. Soltanto che mentre senza oro e diamanti è possibile vivere, senza acqua no. Qualcuno lo dica ai capi di stato e a chi li elegge: la forza e la potenza di uno stato non comporta il benessere della popolazione fino a quando la limitatezza delle nostre vedute lascia molte parti della terra e delle popolazioni prive delle risorse naturali necessarie per vivere. E le strategie finora attuate e basate sulla divisione delle persone non hanno conferito alcun effettivo primato a qualche capo. I capi di stato dovrebbero prendere atto che possono prendere in giro gli esseri umani, ma non la natura.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…