Vi presentiamo il nuovo Ministro delle infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli.
È stata presidente e amministratore delegato dell’Agridoro, una società cooperativa di trasformazione del pomodoro in sughi, dall’ottobre 1998 fino all’ottobre 2003, poco prima che, a causa dello stato di insolvenza in cui si trovava la cooperativa, ne venisse decretata la liquidazione coatta amministrativa. In qualità di presidente pro tempore di tale cooperativa, il Tribunale di Piacenza, in data 3 dicembre 2003, l’ha condannata per violazione della normativa igienica sulla produzione e sulla vendita di sostanze alimentari.
Fonte: Wikipedia

AGGIORNAMENTO 05/09/2019: La pagina Wikipedia in oggetto e’ stata modificata dando ora per “assolta” la ministra, mentre la condanna appare chiaramente negli atti parlamentari in oggetto:

Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…
ora salteranno fuori come i funghi i gli immacolati della sinistra, pagarli con la stessa moneta che hanno usato loro
Direi che stiamo proprio cercando la fine di tutto e mi sembra che stiamo sulla buona strada..
Perfetto!
Peccato che la stessa fonte (wikipedia) dica che è stata assolta……
Solo Berlusconi e’ disonesto e delinquente,da punire,tuttigli altri disonesti appartenenti ai Pidioti o ai 5 Stalle sono onesti e immacolati…..Poveri noi,che brutta fine faremo in mano a questi lupi idioti e ignoranti!!!!!
Qualcuno evidentemente l’ha modificata per ragioni proprie, ma che se si apre link degli atti parlamentari della Camera, il riferimento la condanna e’ chiara:
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04624 presentata da ALBERTO TORAZZI giovedi’ 14 aprile 2011, seduta n.464 TORAZZI, MAGGIONI, POLLEDRI e DESIDERATI. – Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che: la societa’ cooperativa Agridoro, in provincia di Piacenza, si occupava della trasformazione e commercializzazione del pomodoro da industria conferito dai soci agricoltori; il consiglio di amministrazione del 5 febbraio 2004 ha deliberato la sospensione dell’attivita’ della cooperativa per la perdita del diritto di trasformazione a seguito del mancato pagamento delle forniture agli imprenditori agricoli nei termini stabili; alla medesima data l’azienda presentava uno stato di insolvenza a causa di perdite pari a 5.399.771 euro; l’assemblea dei soci del 18 febbraio 2004, data l’impossibilita’ di realizzare un ingente ristrutturazione finanziaria per garantire la prosecuzione delle attivita’ di trasformazione, ha deliberato la messa in liquidazione della cooperativa; gia’ nelle riunione a partire dal mese di settembre 2003 il collegio sindacale, prendendo atto della probabile chiusura dell’esercizio in forte perdita, sollecitava il consiglio di amministrazione ad effettuare un’iniezione di liquidita’ nell’azienda, invitando gli stessi amministratori a porre in essere tutte le misure idonee ad evitare il fallimento della stessa; il tribunale di Piacenza, in data 3 dicembre 2003, ha condannato il presidente pro tempore signorina Paola De Micheli alla pena di 2.000 euro per il reato di cui all’articolo 5, lettera b) e d) e all’articolo 6, della legge 30 aprile 1962, n. 283; la citata legge interviene sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. In particolare, il decreto di condanna nei confronti del presidente pro tempore fa riferimento all’avvenuta distribuzione sul mercato di merci alimentari in cattivo stato di conservazione, nonche’ insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione; il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2002 e approvato il 30 aprile 2003 ha evidenziato uno stato patrimoniale attivo della societa’ pari a -801.576 mila euro, in particolare segnando un negativo alle voci relative ai crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti e verso i clienti; la pesante crisi finanziaria che ha costretto la cooperativa a sospendere ogni attivita’ industriale sarebbe, fra l’altro, scaturita dalla scelta dell’azienda di attuare, nonostante i negativi andamenti, notevoli investimenti e da due campagne di scarsa produzione di pomodoro -: se sulla base delle ispezioni svolte risulti agli atti quale sia l’effettivo ammontare delle perdite e quali ripercussioni le stesse abbiano avuto sui soci della cooperativa, nonche’ quali siano le cause che hanno portato alla liquidazione coatta amministrativa della societa’; se dalle verifiche effettuate siano emerse eventuali anomalie sulla gestione della cooperativa, con particolare riferimento a comportamenti messi in atto dai vertici aziendali. (5-04624)
Questo e’ il link in oggetto http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_04624_16
Su smstphon. Siete illeggibili.
Scelta contrasto testo sfondo infelice.
Grazie per il commento. Come si vede ora?