sono da chiarire almeno due questioni.
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La villa di Matteo Renzi comprata col ‘prestito’ da 700 mila euro del finanziatore di Open
L’ex segretario del Pd, ora Italia Viva, secondo i documenti consultati da L’Espresso ha acquistato la nuova casa a Firenze anche grazie ai soldi ricevuti dalla madre dell’imprenditore Riccardo Maestrelli. Un generoso finanziatore della fondazione renziana. Renzi replica: «Ho restituito tutto, denuncerò L’Espresso per violazione del segreto bancario». La prima parte dell’inchiesta esclusiva in edicola domenica
La prima: perché l’amico di Renzi, l’imprenditore Riccardo Maestrelli, appartenente a una famiglia che figura con le sue società tra i finanziatori della fondazione Open, nominato nel consiglio di amministrazione della Cdp Immobiliare il 5 maggio 2015, mentre a Palazzo Chigi governava l’ex sindaco di Firenze, non ha elargito il prestito da 700mila euro destinato all’acquisto della casa, ma tramite la madre, signora Anna Picchioni?
La seconda questione: la coppia Renzi ha trasferito 400mila euro per la caparra l’acquisto della casa, restano altri 300mila euro, sono stati restituiti tutti, o soltanto in parte?
Queste domande prescindono dall’inchiesta della magistratura, nessuno dei protagonisti risulta sotto indagine, per esempio, ma richiamano un profilo di trasparenza e di distinzione tra sfera privata e sfera pubblica che dovrebbe rappresentare la strada maestra per chi fa politica ad altissimi livelli come l’ex premier in questi anni.


Massimo Bernacconi é l’anima di Candidati Senza Voce, nonché l’elemento trainante…