Di Nino Miceli – Candidati senza voce
No caro ” elevato”, il tuo discorso non convince. Non hanno in illo tempore arrestato tuo figlio? Ti chiedi il perchè? Forse il tuo rozzo ” pensare” ti fa dimenticare che in un Paese civile esiste la Presunzione d’innocenza. Tuo figlio potrà essere arrestato solo quando sarà giudicato colpevole con sentenza definitiva. Nel tuo ragionamento(?) si evince chiaro che il fatto di aver denunciato dopo 8 giorni la ” presunta” violenza equivale ad una ” certificazione d’innocenza” di tuo figlio, ignorando che in Italia esiste una legge, Codice Rosso, che dilata i tempi della denuncia di maltrattamenti, violenze sessuali, stupri fino a 6 mesi. Ma queste semplici e chiare nozioni basilari non fanno parte del tuo “immenso bagaglio culturale”. Col tuo patetico show hai cercato di scambiare i ruoli, nella vicenda ben definiti. Tuo figlio è il presunto colpevole, la ragazza è la presunta vittima. Come vedi sottolineo la parola “presunto” cosa, sono sicuro tu non faresti col figlio di Berlusconi,per citarne solo uno. Non sarai certamente tu col tuo sbraitare come un ossesso davanti a una telecamera a scrivere la fine di questa storia, sarà un equo processo a stabilire la verità dei fatti . Hai dimostrato in un sol colpo la tua volgarità, il tuo maschilismo, il tuo essere ripugnante, assolvendo a priori il tuo “pargoletto” ed additando al pubblico ludibrio una ragazza, per te solo una mignotta, che ha denunciato una violenza brutale. Su una cosa hai ragione, perchè tutto questo tempo? Solo ora ti accorgi della lentezza della Giustizia Italiana? Quando si trattava dei vari Mannino, Cosentino e molti altri ancora non “famosi” assolti per non aver commesso il fatto dopo decenni andava tutto bene? Che fine ha fatto il ” fine processo mai “? Che fine ha fatto il tuo giustizialismo? Facile e bello fare il giustizialista col culo degli altri, meno facile e bello farlo col proprio.
