AGI – La telefonata tra Mario Draghi e Vladimir Putin e tensioni interne alla maggioranza sull’aumento delle spese militari al 2% del Pil dominano le pagine politiche dei principali giornali italiani nel giorno del voto di fiducia al Senato sul decreto Ucraina. Spazio anche all’appello di Sergio Mattarella a favore della riforma del Consiglio superiore della magistratura.
Corriere della sera
Draghi sente Putin: “Parliamo di pace”. I 45 minuti del premier al telefono con il capo del Cremlino. Draghi ha chiesto segnali tangibili di rallentamento. Il leader russo ha parlato degli sviluppi dei negoziati (esprimendo anche una certa soddisfazione). Spese militari, tensioni Letta-Conte. Poi la mediazione: il 2% in sei anni. I 5 stelle divisi al Senato, il leader mette nel mirino l’ala piu’ ‘governistA’ ma si annunciano espulsioni per chi (non solo Petrocelli) oggi voterà no al decreto Ucraina. Riforma del Csm, spinta di Mattarella: “Urgente approvare le nuove regole”. Il presidente avverte: va sostenuto il cambiamento per raggiungere gli obiettivi del Pnrr.
Repubblica
La mediazione di Draghi. In un’ora al telefono con Putin, il premier chiede: ridurre gli attacchi favorirà la tregua. E propone l’Italia garante dell’intesa. Spese militari, il Pd media “Al 2% del Pil entro il 2028”. Conte apre, oggi la fiducia. Letta sente Draghi e l’ex premier, poi Guerini annuncia un percorso piu’ graduale per l’aumento. M5s pronto all’intesa. Il governo blinda il decreto Ucraina, neutralizzato l’ordine dle girono di FdI.