Di Massimo Bernacconi
Ogni anno la polemica sulla festa della liberazione25 Aprile 2022… vorrei poter continuare a dar libero sfogo alla retorica, poter credere che la Repubblica Italiana odierna sia figlia diretta di quegli ideali e non la brutta copia che le classi dirigenti degli ultimi decenni ci hanno consegnato. Il crepuscolo della Repubblica non sara’ certamente tragico e sanguinoso come quello del Ventennio, forse ce la caveremo con il disonore e la vergogna … ma questi forse sono concetti non più radicati nella coscienza collettiva, dopo l’anestesia cerebrale alla quale il popolo, che si dice essere sovrano, e’ stato spesso consenzientemente sottoposto.No, non sono fiero dell’Italia di questo venticinque aprile e non credo neppure lo sarebbero stati coloro che rientravano dai campi di battaglia, dalla prigionia o dall’esilio e si apprestavano a contribuire alla rinascita civile e morale del Paese e con la loro operosità stavano preparando il terreno per l’imminente “miracolo economico” degli anni successivi, ora solo un pallido ricordo in quest’epoca di declino tutt’altro che felice.
