AGI – Umberto Bossi e Karol Wojtyla. Agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, il capo della Lega Nord trae ispirazione delle Giornate mondiali delle gioventù ‘inventate’ da Papa Giovanni Paolo II per dar vita al raduno di Pontida, che dal 1990, la Lega ha celebrato quasi ogni anno nelle valli bergamasche.
Per il federalismo, Umberto Bossi aveva espresso la sua ammirazione per il presidente americano Alexander Hamilton, padre della Costituzione federale degli Stati Uniti – si rammenta in una nota -. Aveva studiato il suo pensiero, sviluppando l’idea del federalismo moderno. Dopo il centralismo del periodo nazionalista e quello del periodo fascista, è oggi indispensabile superare quello partitocratico.
Dal superamento di questo centralismo, che ha sottratto il potere a ogni controllo, si potrà poi ripartire per realizzare una maggiore giustizia fondata sull’autonomia dei popoli. Lo scrive Bossi stesso nella prefazione all’edizione del 1993 del libro La Lega Lombarda di Massimo D’Azeglio, il grande politico risorgimentale e scrittore di successo. Da ragazzo aveva trovato questo testo nella cascina di Cassano Magnago, dove trascorse gli anni della fanciullezza, nella biblioteca della nonna Celesta, di simpatie socialiste e progressiste.
Lo aveva letto avidamente. Probabilmente quella lettura giovanile rappresentò una facile premonizione di ciò che fece anni dopo, il 12 aprile del 1984, con la fondazione della Lega Autonomista Lombarda. Di certo quel libriccino, La Lega Lombarda – Romanzo storico del secolo XII pubblicato dal De Rubris nel 1926, lo ispirò su tutti i capisaldi della Lega.
In primis Alberto da Giussano, leggendario soldato comunale, celebrato dallo scultore Enrico Butti nel monumento al Carroccio posto a Legnano nel 1900, a ricordo della battaglia che vide la vittoria delle milizie cittadine della Lega Lombarda contro le armate imperiali di Federico il Barbarossa e dei suoi alleati. Degli storici ne hanno negato l’esistenza ma altri hanno voluto individuarlo in Albertus Longus o in Umberto da Carate.
Alberto da Giussano diventa così il simbolo del partito. Altro emblema importante per Bossi, Pontida. Secondo la tradizione, in una cerimonia il 7 aprile del 1167, nell’Abbazia di Pontida, vicino a Bergamo, nasce la Lega Lombarda, l’alleanza militare tra i comuni del nord Italia di Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma finalizzata alla lotta armata contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa. Alla Lega aderiranno, nel giro di pochi mesi, ben trenta città. Ovvia quindi la scelta di Bossi di questa località con il suo sacro prato, ove nell’abbazia ebbe luogo il giuramento.
Da dove prende spunto Bossi però per il raduno che si svolge a Pontida? Papa Giovanni Paolo II inventa la Giornata Mondiale della Gioventù negli anni ’80. È un successo planetario impensabile che colpisce tutti, in primis, lo stesso Papa Wojtyla. Mai avrebbe immaginato della portata dell’evento con un’affluenza massiccia di giovani accorsa da tutto il mondo. Per eccessiva umiltà, si schernisce dicendo: “Sono i giovani stessi che hanno inventato la Gmg”.
Il 19 e 20 agosto del 1989 Wojtila organizza la IV Giornata mondiale della Gioventù a Santiago di Compostela in Spagna. Come sempre una folla internazionale accorre al raduno. Bossi ne rimane profondamente colpito. Decide di estendere l’idea a Pontida. Vuole dare una forte identità ai popoli del Nord. L’anno successivo, nel 1990, si svolge la prima edizione del raduno annuale di Pontida con un grande successo di affluenza popolare.